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MILANO – TARANTO 2019

Al via la 33° edizione dello storico tour de force per motociclette d’epoca. La manifestazione, di carattere internazionale, non è agonistica, anche se sono previste delle classifiche finali

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Come da tradizione è partita a mezzanotte in punto di domenica 7 luglio dall’Idroscalo di Milano, la maratona per moto d’epoca più famosa al mondo. Duecento i partecipanti, molti dei quali stranieri, i quali, a tappe, impiegheranno sei giorni per percorrere i circa 1.900 chilometri per arrivare sul lungomare di Taranto sabato 13 intorno alle ore 15,00. Un viaggio alla scoperta dell’Italia più caratteristica tra avventura, paesaggi mozzafiato, bellezze artistiche e monumentali, tradizioni locali e tipicità enogastronomiche.

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La prima tappa è sicuramente la più emozionante, svolgendosi prevalentemente di notte. Tanta attesa e anche un po’ di tensione: poi l’accendersi dei motori (preferibilmente avviati “a spinta”) vera colonna sonora dell’evento a fare compagnia ai centauri, e Via! verso il primo controllo orario previsto a Crema dopo una cinquantina di chilometri. E’ tardi (siamo oltre l’una) ma nonostante questo ad attendere i concorrenti c’erano tanti appassionati o semplici curiosi: in fin dei conti non capita tutti i giorni di vedere 200 matti in tuta di pelle farsi quasi 2.000 chilometri su moto non proprio moderne. La più anziana del gruppo (una Indian “Scout”) era del 1928; a farle degna compagnia qualche altra datata signora anni ’30 (tipo Norton, Condor o Motosacoche). La maggioranza dei mezzi è però degli anni ’50, in quanto in quel periodo venne dato maggior impulso alle cosiddette gare di granfondo: le cilindrate tipiche 175 e 250 c.c.

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Quanto alle cilindrate, le moto sono divise in categorie, legate alla cilindrata o al tipo: oltre a quella degli scooter (Vespa e Lambretta) c’è quella dei sidecar e cyclecar. Di quest’ultima faceva parte una insolita Morgan a tre ruote condotta da un equipaggio svizzero.