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Fogli rari o unici: la grafica d'arte nelle aste internazionali

Un solo foglio stampato puó valere quanto un dipinto a olio.

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É il caso del "Cristo presentato al popolo" (Hecce Homo), di REMBRANDT, la rarissima stampa "tirata" dalla lastra di rame incisa con la puntasecca nel 1655 dal grande Maestro olandese, nel "I stato", cioé prima della rielaborazione.
Nell'asta di luglio 2018, presso Christie's, il celebre foglio di sottilissima carta giapponese, proveniente da collezione privata (38,7x 44,8 cm.), é stato aggiudicato per 2.6 milioni di sterline. Tutte le altre rare tirature sono conservate nei più importanti musei del mondo. Il "primo stato" della grandiosa composizione di elementi architettonici e di figure è descrittivamente il più leggibile. Nei successivi stati, l'artista ha modificato alcune parti, accentuando il chiaroscuro per intensificare l'effetto drammatico.
Ogni rielaborazione della matrice originale, soprattutto nell'opera grafica di Rembrandt dà vita a una stampa unica, tanto più se si tratta di "puntasecca", tecnica incisoria che permette pochissime tirature, tutte differenti per patina e intensità chiaroscurale.  Il collezionista di incisioni é un amatore geloso. Compaiono poche rarità sul mercato delle stampe d'arte, che dovrebbe essere più seguito, più vivace e incentivato. Oltre ai nomi altisonanti, vi é stata una produzione di alta qualità, fra Seicento e Ottocento.

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