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NUOVA BRERA 1

BRERA, da "brayda", terreno incolto. Oggi un nome che evoca un grande Museo e una celebre Accademia di Belle Arti (1776), che si presentano nelle nobili forme architettoniche del Piermarini.

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Nel 1809, infatti, furono inaugurate le "sale napoleoniche "attualmente ancora il cuore della Pinacoteca braidense, ricolme di capolavori.
Sono state recentemente riallestite, sotto la direzione di James Bradburne. Vi ammiriamo i grandi dipinti dei Maestri veneti del '400 e del '500 dalla "Predica di S.Marco" di Gentile e Giovanni Bellini, alla "Cena in casa di Simone" di Paolo Veronese, al "Ritrovamento del corpo di San Marco" del Tintoretto, capolavori assoluti che il mondo ci invidia. Su una parete della sala 29, marrone come il tono dimesso degli abiti delle figure caravaggesche,é esposta la "Cena in Emmaus" del grande Caravaggio, il più emotivamente coinvolgente dei suoi dipinti di questo soggetto.
La sala 35 accoglie i grandi Vedutisti veneziani. Nella sala 37, dedicata all'Ottocento e in particolare a Francesco Hayez, campeggia il suo famosissimo dipinto"Il bacio",divenuto molto popolare fin dal 1959, per l'empatia che suscita nell'osservatore, per la delicatezza con cui é trattato il gesto umanissimo, soggetto e titolo del dipinto. Una particolare illuminazione mette in risalto la sericità e lucentezza dell'abito della giovane,esempio di virtuosismo pittorico. Nelle ultime sale e' ben rappresentato il movimento dei Macchiaioli, con "Il pergolato" di Silvestro Lega e il "Carro rosso" di Giovanni Fattori.
 

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