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Scompiglio nel mondo delle moto d'epoca

In vendita il Museo di Giancarlo Morbidelli

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Questo prezioso patrimonio del motorismo italiano potrebbe finire all'estero. Il Museo Morbidelli, ultimato nel 1999 su una superficie di 3.000 mq e composto da 350 motociclette (costruite a partire dal primo decennio del 1900 fino agli anni ’80-’90) da alcuni mesi è chiuso al pubblico. Si trova a Pesaro nei locali che un tempo ospitavano l'industria di macchine per la lavorazione del legno creata da Giancarlo Morbidelli. Difficile quantificare il valore delle circa 350 moto che si trovano in questo museo delle meraviglie. Tra le numerose sale, una è dedicata alle Morbidelli che hanno vinto quattro titoli mondiali piloti (tre nella 125 con Paolo Pileri e Pierpaolo  Bianchi, uno nella 250 con Mario Lega) tre mondiali marche, oltre a 34 vittorie in altrettanti Gran Premi sia in 125 che in 250, tre dei quali, nella "quarto di litro" con Graziano Rossi, il papà di Valentino. Tra i pezzi più preziosi anche l'esemplare unico della Ducati 125 quattro cilindri del 1965  progettato dall'ing. Fabio Taglioni a cui da anni sta facendo la corte per acquistarlo la stessa Ducati. Poi altri rarissimi pezzi unici tra cui la Benelli 250 quattro cilindri con compressore del 1942, una Benelli con cui ha corso Tarquinio Provini e altri ancora. Giancarlo Morbidelli, che compirà 85 anni il 18 ottobre prossimo, purtroppo è in condizioni di salute estremamente precarie; il figlio Gianni, ex pilota di Formula Uno e tuttora in attività come gentleman driver, ha deciso di vendere in blocco, e solo in blocco, le moto del museo paterno. Tutte ad eccezione delle Morbidelli che vuole tenere per sé. Ricordiamo che a Morbidelli junior piacciono solo le auto, non è affatto appassionato di moto e vive prevalentemente all'estero. La cifra richiesta è top secret, ma si parla di qualche milione di euro. Tra l'altro sono sorti forti dissapori tra la famiglia Morbidelli e il Comune di Pesaro: tutti noi vorremmo che la collezione rimanesse in Italia, e che magari lo stesso municipio pesarese la acquistasse. Ma ormai appare molto improbabile che ciò avvenga anche perché, come tutti gli enti comunali sia grandi che piccoli, è in ristrettezze economiche e non può permettersi l'esborso di una cifra così importante. Forse potrebbero acquistarla ASI o FMI, sulla falsariga di ciò che ha fatto l'ASI nel recente passato acqsuitando le auto della Collezione Bertone. Staremo a vedere come va a finire.