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MORETTI 750 ALGER LE CAP : L'UNICO ESEMPLARE DEI 5 SOPRAVVISSUTO

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LA STORIA DI GIOVANNI MORETTI

La casa costruttrice Moretti è stata fondata nel 1920 a Torino da Giovanni Moretti, inizialmente come casa produttrice di motocarri e motociclette da competizione. Alla fine degli anni '20 il giovane disegna e costruisce la prima automobile, una piccola vettura di modesta cilindrata, 500 cc, a trazione posteriore omologata 3 posti con carrozzeria aperta. Durante il secondo conflitto mondiale a causa della scarsità di combustibile a Moretti venne l'idea di produrre un autocarro dotato di propulsione elettrica, l'Elettrocarro da cui prenderà vita l'elettrovettura. Nel 1946 viene proposta sul mercato la "Cita" che in dialetto torinese significa "piccola" quella che oggi comunemente è la city car; dopo breve tempo la cilindrata da 500 cc venne portata a 600cc, da cui derivò il 750 bialbero che consentì a queste vetture di prendere parte a gare importanti come Mille Miglia, 24 ore Le Mans.

Nel 1951 due grandi appassionati, Veglia e Butti, a bordo di due Moretti 750 parteciparono al 1° Rally Algeri - Città del Capo, totalizzando 16.000 km di percorso, attraverso tutto il continente , posizionandosi 1° e 2° di categoria all'arrivo nella città capitale del Sud Africa. E' proprio questo importante traguardo che consentì a questa casa costruttrice di godere di un'ottima reputazione a livello internazionale, riscuotendo particolare interesse da parte del mercato statunitense, rivolto sopratutto a  piccole vetture sport che primeggiavano sia su circuiti locali che gare internazionali. Un anno dopo il Rally di Algeri, nel 1952, l'equipaggio Piccoli - Albiero  a bordo di Moretti 750 Giardinetta partirono per il giro del mondo percorrendo ben 120.000 Km in 3 anni, attraversando 5 continenti, mettendo a dura prova la meccanica che ha egregiamente concluso questa sfida, battendo il record mondiale di distanza.

LA NOSTRA PROTAGONISTA 

La  vettura oggetto del nostro servizio è l'unica delle 5 sopravvissute; si tratta di una rarissima pre-serie, pubblicata su libri storici poichè protagonista al Salone di Torino nel 1954.

Rispetto alle vetture di serie, che sono state prodotte in un lotto di appena 200 esemplari, questa versione si differzenzia per alcuni dettagli che solo gli esperti di questo modello possono notare, tra cui fregio anteriore della calandra di maggiori dimensioni, scatola guida in alluminio, fari posteriori con gemma piatta, cerchi  4 fori al posto di 5 e un propulsore con 30 cv rispetto ai 27 cv delle vetture di produzione. Ad oggi sommando i 5 esemplari della preserie e i 200 di serie, risultano censite non più di 4/5 vetture al mondo.

IL RITROVAMENTO

Emozionante sapere che questa vettura è stata protagonista al Salone di Torino, ancora più singolare la storia considerando il fatto che i conflitti fossero già superati, perchè quando è stata venduta nel 1954, il proprietario della vettura l'ha utilizzata pochissimo, poichè è  deceduto dopo soli 4 anni dall'acquisto e quest'ultima è rimasta inusata sotto una tettoia di una villa comasca;  gli eredi all'epoca hanno pensato di fare ampliamenti all'abitazione e si narra che la nostra protagonista, nascosta sotto un telo, sia stata involontariamente murata e mai più utilizzata per 50 anni.

Il ritrovamento è avvenuto 4 anni fa quando gli eredi dell'abitazione hanno deciso di alienarla e durante una perizia dell'arredamento interno da parte di un antiquario, quest'ultimo ha scoperto l'esemplare e l'ha segnalato a un collezionsta e appassionato di pezzi unici, che ha intrapreso un significativo intervento di restauro, visto la lunga inattività, rispettando l'originalità della vettura; il risultato: un grande capolavoro.

Quotazione di un esemplare pre-serie restaurato: 100.000 - 110.000 Euro

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