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CARROZZERIA SCAGLIETTI, DOVE IL BATTILASTRA E' SCULTORE DEL METALLO

Un nome che evoca l'epoca d'oro delle Ferrari

Sergio Scaglietti, modenese, fu un giovanissimo battilastra che riparava e restaurava, da vero professionista, i parafanghi sfondati delle auto da corsa. Il battilastra è lo scultore del metallo. Ha la capacità di sagomare la lastra e di piegarla per creare tutte le componenti interne ed esterne di un veicolo. Richiedendo molta pratica e intelligenza, oggi è un mestiere quasi scomparso. Scaglietti intuì la possibilità di usare la sua abilità per trasformare un elemento con funzione di paraspruzzi e parasassi, in un elemento con funzione aerodinamica, rimodellandone a colpi di martello, la forma. Le carrozzerie, sotto la mano del geniale artigiano, acquistavano un nuovo profilo che confinava con una nuova estetica. Se ne accorse Enzo Ferrari, che divenne amico e poi cliente di Scaglietti, quando questi fondo' la propria Carrozzeria mezzo secolo fa. 

 

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Legato alla  casa di Maranello, progetto' alcune delle Ferrari più famose della seconda metà del'900, fra cui la mitica 250 Testa Rossa del 1958, con la carrozzeria in alluminio battuto a mano. Prodotta solo in 34 esemplari, la Testa Rossa è una delle più quotate sul mercato del collezionismo, insieme alla Ferrari 250 GTO, nata dalla collaborazione con Giotto Bizzarrini (ingegnere capo della casa del Cavallino) e considerata da molti la più bella Ferrari di sempre e una delle migliori vetture sportive di quegli anni. Vinse per tre volte la gara Le 24 Ore di Le Mans, 1958-1960-1961. 
Nel 2019, la Ferrari 250 GTO è stata fregiata del titolo di opera d'arte e, come tale, è sotto la tutela del diritto d'autore. Questi splendidi capolavori di meccanica e di stile sono entrati nelle più prestigiose collezioni, a suon di decine di milioni di dollari nelle aste internazionali, e nei più esclusivi garages privati.

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