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VERROCCHIO FUORI CASA

L'allievo illustre, Leonardo da Vinci, fa riscoprire il suo grande maestro.

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Le celebrazioni per il cinquecentenario della morte di Leonardo hanno illuminato l'opera di Andrea Verrocchio (1435-1488). Questo artista fiorentino, dall'attività poliedrica, accolse nella sua "bottega", o atelier, il giovinetto Leonardo, che vi compì il tirocinio ovvero "il saper fare" nell'Arte. Se il genio é un rarissimo e misterioso dono di natura, le abilità invece si apprendono. Presso il Verrocchio si imparava a diventare pittori, orafi, scultori, intagliatori, attraverso le tecniche relative. Eccezionale come maestro, Andrea fu un artista di grande valore e importanza nel quadro del Rinascimento italiano. Egli operó soprattutto a Firenze, ma un suo capolavoro é presente da secoli fuori dalla sua città natale. É il monumento equestre dedicato a Bartolomeo Colleoni, che si trova a Venezia, nella piazza dei Santi Giovanni e Paolo. La Serenissima Repubblica di Venezia incaricó lo scultore di modellare un grandioso monumento al famoso condottiero di ventura bergamasco ,che difese a lungo la città lagunare. Il Verrocchio inizió nel 1479 l'opera che si protrasse, per alterne vicende (descritte ampiamente dal Vasari) fino al 1488, quando l'artista morì in Venezia. La fusione in bronzo fu compiuta dal veneziano Alessandro Leopardi. É un'opera di straordinaria forza plastica sia nella figura del cavaliere che nel destriero, che puó degnamente stare vicino ai celebri Cavalli di S.Marco e al Marco Aurelio di Roma, il prototipo di tutti i monumenti equestri.

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