MILANO AUTOCLASSICA 2018, IN CONTROTENDENZA CON LA REALTA' DI MILANO

Dal 23 al 25 novembre si é svolta a Milano l'edizione numero VIII di Autoclassica, negli spazi della Fiera a Rho.
Sorprendente ma è una realtà dei fatti, questa manifestazione é deludente sotto il profilo organizzativo e non è competitiva con altri eventi del settore; specialmente se confrontata alla superlativa Fiera di Padova, città un po' defilata rispetto al capoluogo lombardo, ma molto sensibile e attenta al trend delle Auto d'epoca, al collezionismo disinteressato , o mercato che sia, dal potenziale notevolissimo.
Autoclassica è un 'esposizione che oggi non rappresenta più MILANO, città sempre  vincente nelle sue manifestazioni.
Si é registrato un vivace scontento tra gli espositori, specialmente i ricambisti, e visitatori.
L'organizzazione non ha valutato la pochezza di due soli padiglioni, rispetto alla vastità dello spazio espositivo; non ha preso in esame l'eccessiva distanza fra l'ingresso e i padiglioni, per non parlare dei tappeti mobili non funzionanti e i bidoni della spazzatura a dare il benvenuto tra il primo ed il secondo padiglione.
Inoltre quest'anno non abbiamo visto la presenza del Portello con le prove in pista a differenza delle precedenti edizioni.
Tutto questo per un biglietto d'ingresso troppo caro.
Doveroso citare la presenza, in sordina, della prima asta di Cambi, scarsamente pubblicizzata, certamente lontana dagli eclatanti risultati ottenuti a Milano AutoClassica nel 2016 da RM Sotheby's che fortemente pubblicizzo' l'evento d'asta, e riuscì ad attrarre un numero impressionante di visitatori , fu un vero successo.
Milano, AutoClassica e' paragonabile ad una raffinata vettura da competizione, con motore, molto potente, ma bisognerebbe rivedere l'intera squadra e soprattutto il pilota; sicuramente con una modifica del Team, potrebbe raggiungere il traguardo ....e vincere la sfida..